Un avviso di accertamento è un atto formale con cui l’Amministrazione finanziaria notifica al contribuente una rettifica del reddito dichiarato, determinando un nuovo imponibile e imponendo il pagamento delle imposte non corrisposte. Questo strumento è fondamentale nel sistema fiscale italiano per contrastare l’evasione fiscale e garantire il corretto adempimento degli obblighi tributari.
Tra le varie tipologie di avvisi di accertamento, gli avvisi di accertamento parziali rivestono un ruolo distintivo. A differenza degli avvisi ordinari, che possono abbracciare l’intera posizione fiscale del contribuente, quelli parziali si concentrano su singoli elementi o aspetti specifici, permettendo interventi mirati senza attendere la conclusione di verifiche più ampie.
1. La Natura e la Funzione degli Avvisi di Accertamento Parziali
L’avviso di accertamento parziale, disciplinato dall’articolo 41-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, consente all’Amministrazione finanziaria di intervenire tempestivamente su specifiche irregolarità riscontrate. Questo tipo di accertamento si rivela particolarmente utile quando emergono elementi di reddito non dichiarati o deduzioni indebite che, se non rettificati, potrebbero compromettere il gettito fiscale.
Gli avvisi di accertamento parziali si basano su dati concreti già disponibili per l’Amministrazione finanziaria, come segnalazioni dell’Anagrafe tributaria o risultati di controlli incrociati. Questo approccio permette una rapida rettifica delle anomalie senza attendere la conclusione di verifiche più ampie.
2. Ambito di Applicazione e Limiti
L’ambito di applicazione degli avvisi di accertamento parziali include varie imposte, come Irpef, Ires, Iva e altre imposte indirette. Tuttavia, il loro utilizzo è soggetto a specifici limiti. L’avviso parziale deve riguardare solo quegli elementi di reddito o spese contestate specificamente e non può essere utilizzato per un’accertamento globale della posizione fiscale del contribuente.
Un’importante considerazione riguarda il principio di globalità dell’accertamento, secondo cui ogni accertamento deve considerare l’intera posizione fiscale del contribuente. Questo principio, stabilito per garantire una visione complessiva e coerente della situazione fiscale, implica che un accertamento parziale non può ignorare altre aree della dichiarazione fiscale se queste sono rilevanti per una valutazione complessiva.
Questo significa che il contribuente non può essere “vessato” da una serie di accertamenti parziali relativi alla stessa annualità, che comporterebbero un moltiplicarsi di spese, anche difensive (si pensi alla necessità di proporre più ricorsi in Corte di Giustizia Tributaria)
Per quanto riguarda la prova alla base della rettifica parziale, la Corte di Cassazione, Sezione Tributaria, con l’ordinanza n. 7461 depositata il 20 marzo 2024, ha chiarito che “L’accertamento parziale non costituisce un metodo di accertamento autonomo rispetto a quello previsto dagli artt. 38 e 39 del D.P.R. n. 600 del 1973 e 54 e 55 del D.P.R. n. 633 del 1972, bensì una modalità procedurale che ne segue le medesime regole, sicché il relativo oggetto non è circoscritto ad alcune categorie di redditi e la prova può essere raggiunta anche in via presuntiva.”
Si tratta di un orientamento che pare in contraddizione con il principio alla base dell’accertamento parziale, cioè l’immediata disponibilità di dati concreti che indichino un maggior imponibile rettificabile e che evidentemente non dovrebbero poter consistere in semplici presunzioni.
3. Effetti e Tutele per il Contribuente
Un avviso di accertamento parziale consente all’Amministrazione finanziaria di procedere con rettifiche specifiche senza compromettere la possibilità di ulteriori accertamenti. Tuttavia, il contribuente ha il diritto di opporsi all’avviso, presentando ricorso presso la Commissione tributaria provinciale entro 60 giorni dalla notifica.
In caso di ricorso, il contribuente può contestare non solo la sostanza della pretesa fiscale ma anche eventuali vizi formali dell’avviso, come la mancanza di motivazione o la violazione del contraddittorio. Inoltre, è possibile richiedere la sospensione della riscossione dell’imposta, se si dimostra che l’esecuzione immediata arrecherebbe un danno grave e irreparabile.
4. Conclusioni
Gli avvisi di accertamento parziali rappresentano uno strumento mirato e tempestivo per affrontare irregolarità fiscali. Tuttavia, la loro applicazione deve rispettare rigorosamente le norme procedurali e i diritti del contribuente. Il rispetto del principio di globalità dell’accertamento e delle disposizioni generali garantisce che tali avvisi siano utilizzati in modo equo e appropriato, bilanciando l’esigenza di accertamento con la protezione dei diritti del contribuente.